Descrizione dell'opera
«È stato detto da qualcuno, con felice iperbole, che l’arte del vetro è un’arte magica e che il vetraio è una specie di mago. Infatti la materia stessa di cui si serve è, tra quante impiegano gli artigiani, la più misteriosa e la più sconcertante, la più povera e la più ricca, la più fragile e insieme la meno soggetta alle ingiurie del tempo…». (Angelo Barovier 1977)
L'artista
Angelo Barovier
(Venezia 1927 - 2008)
Si laurea a Padova in giurisprudenza, già impiegato nell’azienda di famiglia. Dal 1948, sfruttando le possibilità offerte dal vetro fatto a mano, inizia a creare opere di design e di vetropittura, una sua originale sperimentazione nel campo delle arti figurative. Partecipa per l’arte del vetro a biennali di Venezia e triennali di Milano e annovera otto rassegne personali di vetropittura. Figura in bilico tra la creatività del mondo dell’arte e la concretezza del mondo imprenditoriale, guida la Barovier&Toso negli anni del rinnovamento e della crescita, prima come direttore generale e dal 1997 come presidente.
Leggi tuttoParallelamente ricopre cariche di prestigio in ambito industriale: è consigliere superiore della Banca d’Italia, amministratore unico di Murano servizi per l’industria, vicepresidente dell’Associazione degli industriali della provincia di Venezia, socio fondatore e presidente dell’Associazione giovani imprenditori di Venezia, socio fondatore del consorzio Veneziavetro, presidente della SIVE, società di servizi dell’Associazione industriali di Venezia, membro dell’Associazione internazionale degli Henokiens. Molti i riconoscimenti, tra cui quelli di Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana e di Cavaliere del lavoro. Noto collezionista, raccoglie oltre duecento opere in vetro, che conservano la memoria storica non solo della Barovier&Toso, ma dell’arte vetraria muranese.
© Credits: Massimo Listri