I luoghi

La Sala del Bronzino

Come è cambiata la sala

© Credits: Image by Google / Massimo Listri

Il riallestimento

Per incorniciare gli arazzi del Bronzino, rientrati da Palazzo Vecchio a Firenze, la Sala del Bronzino si presenta con un nuovo allestimento che accoglie meravigliosamente i Capi di Stato.

La arricchiscono nuovi tendaggi in un damasco policromo, dove l’ordito del parato si sposa con una trama che riprende la tonalità rosata dei marmi del pavimento.

Sullo sfondo si staglia la scultura Senza Titolo di Nunzio Di Stefano, una combustione sfaccettata che si chiude misteriosamente su se stessa. A destra e a sinistra dell’opera contemporanea, due splendide specchiere appena restaurate riflettono l’armonia cromatica e compositiva dell’insieme, dominato dalle movimentate scene dei quattro maestosi arazzi.

I panni, raffiguranti le Storie di Giuseppe, furono tessuti a Firenze tra il 1546 e il 1553; sono stati realizzati dai maestri arazzieri fiamminghi Jan Rost e Nicolas Karcher, sui cartoni forniti - tra gli altri - da Agnolo Bronzino, a cui la sala deve il suo nome.

Gli arazzi erano stati concessi a Palazzo Vecchio a Firenze per consentire l’esposizione a rotazione di tutti i venti arazzi realizzati per la stessa serie. Nel 2015 erano stati riuniti ed esposti in un’unica mostra al Palazzo del Quirinale.

Specchiere

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