Carteggio

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Aldo Rossi

Azienda: Molteni&C

Ubicazione: Sala della Pace

Anno di realizzazione: 1987

Anno di installazione: 2019

Descrizione dell'opera

«Così mi piace ora vedere questi mobili o architetture o chiamiamoli come volete, nel loro luogo vero o immaginato. E così amo questi disegni di interni dove i mobili non sono qualcosa di estraneo, ma essi stessi indicano l’azione che potrebbe accadere, essi stessi creano il clima della commedia a cui assisteremo». (Aldo Rossi 1989)

L'artista

Aldo Rossi
(Milano 1931-1997)

Inizia negli studi di Gardella e Zanuso e si laurea con Portaluppi al Politecnico di Milano nel 1959. Nel 1963 intraprende una fulminea carriera accademica con Quaroni: diventa ricercatore allo IUAV, poi professore al Politecnico di Milano, dove è ordinario dal 1969. Da allora insegna nelle più prestigiose università del mondo. È un professionista affermato e un autorevole teorico dell’architettura. Collabora con le riviste «Casabella», «Società» e «Il Contemporaneo», e pubblica vari libri, tra cui Architettura della città, nel 1966.

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Realizza importanti progetti, come il Teatro del Mondo a Venezia, il cimitero di San Cataldo a Modena, l’unità residenziale Monte Amiata al quartiere Gallaratese, l’albergo Il Palazzo a Fukuoka in Giappone, il quartiere Schützenstraße a Berlino e la ricostruzione del Teatro La Fenice a Venezia. Dal 1980 si occupa anche di disegno industriale, per Molteni&C, Alessi, Up&Up, UniFor, Atelier Bruno Longoni, Rosenthal e Artemide. È membro dell’Accademia di San Luca e dell’associazione AIA, direttore della terza e della quarta Mostra internazionale di architettura di Venezia, membro onorario dell’American Academy of Arts and Letters. Vince il Pritzker Prize, l’AIA Honor Award, la Thomas Jefferson Medal in Architecture, il titolo Campione d’Italia nel mondo della Presidenza della Repubblica italiana e il Premio speciale cultura per il settore architettura e design della Presidenza del Consiglio dei ministri. Molte le mostre, anche le personali, dalla prima all’ETH di Zurigo nel 1972 a quella al Centre Pompidou di Parigi del 1991. Il suo archivio è conservato al MAXXI di Roma e nella fondazione a lui intitolata.

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© Credits: Massimo Listri