Carità

Carità

Francesco Messina

Concessa da: Studio Copernico

Materiale/Tecnica: bronzo dorato

Ubicazione: Sala del Tofanelli

Anno di realizzazione: 1956

Anno di installazione: 2023

Descrizione dell'opera

È la rappresentazione della Carità, una delle tre virtù teologali, qui personificata da una fanciulla di una bellezza antica e austera, braccia tornite, le spalle coperte da un lungo manto che le giunge fino ai piedi, il volto intensamente concentrato nell’umile ma oculata semplicità del gesto che sta per compiere, il dono di un obolo. Peculiare è lo studio e l’elaborata ricercatezza d’esecuzione del panneggio, che sarà ripreso per altre opere allegoriche dello stesso periodo o successive.

La carità – di cui San Paolo è l’apostolo elettivo – prescrive al credente di amare Dio sopra ogni cosa e di assistere il prossimo in difficoltà per amore di Dio: ed è proprio l’amore divino, presumiamo, il primo riferimento e il primo impulso a muovere questa figura femminile solitaria che, a piedi scalzi, reca il proprio conforto a sofferenti e bisognosi.

Si tratta del modello per una scultura marmorea da collocare sulla tomba di Rosa Piantanida Bassetti Ottolini, nella cripta della chiesa dell’Istituto Aloysianum di Gallarate (Varese).

Molti sono i rapporti che Francesco Messina ha intessuto con la famiglia Bassetti, rapporti che vanno dalla decorazione di edifici o giardini alla progettazione di monumenti funebri e alla realizzazione di opere di varie dimensioni per la collezione Bassetti. Come le due sculture in marmo Primavera ed Estate collocate a Milano sulla terrazza del palazzo divia Verri, residenza della famiglia.

L'artista

Francesco Messina
(Linguaglossa 1900 - Milano 1995)

Inizia a scolpire come apprendista in diverse botteghe di Genova, dove espone le prime opere. Dopo la guerra frequenta l’Accademia Ligustica di Genova, dove si diploma nel 1922. Nello stesso anno partecipa alla Biennale di Venezia, a cui prende parte in tutte le edizioni fino al 1942, anno in cui si aggiudica il primo premio, e poi nel 1956, con una sala personale. Nel 1931 viene nominato accademico di merito all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. Insegna all’Accademia di Brera dal 1934 al 1971.

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Durante la sua carriera vince diversi concorsi pubblici, collocando opere monumentali in tanti luoghi ed edifici, italiani ed esteri, tra cui il Teatro alla Scala e la Basilica di San Pietro. Espone nel mondo, da Washington a Mosca, da Tokyo a Monaco di Baviera; importanti musei, tra cui i Musei Vaticani, gli dedicano una o più sale. Nel 1974 inaugura il proprio museo nella chiesa sconsacrata di San Sisto, concessagli dal Comune di Milano. Riceve numerosi riconoscimenti: nel 1988 il diploma di accademico honoris causa dell’Accademia di Belle Arti dell’URSS, nel 1994 il premio per la scultura della Presidenza del Consiglio dei ministri, nel 1995 il premio alla cultura del Presidente della Repubblica.

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© Credits: Massimo Listri

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