Fazzoletto tricolore

Fazzoletto tricolore

Fulvio Bianconi, Paolo Venini

Azienda: Venini

Ubicazione: Salone delle Feste

Anno di realizzazione: 1948-2021

Anno di installazione: 2021

Descrizione dell'opera

Artista estroso, profondamente sedotto dalla materia vetro, Fulvio Bianconi, nel 1958, esprime la sua ammirazione per Paolo Venini e, citando il loro sodalizio, dichiara, durante la mostra a Milano alla galleria Danese, «che ha saputo portare il vetro all’attualità, ha voluto fare il vetro moderno». (Michela Cattai)

L'artista

Fulvio Bianconi
(Ponte di Brenta 1915 - Milano 1996)

Mostra giovanissimo un’inclinazione al disegno e, contando su una borsa di studio, riesce ad essere accettato nel convento dei Carmini. Inizia a quindici anni come apprendista decoratore e per un periodo consolida la propria vocazione artistica decorando chiese e dipingendo ritratti. Nel 1933 Dino Villani, suo estimatore, lo presenta alle industrie milanesi, tra cui Mondadori e Motta, con cui inizia a collaborare, e poi, a Murano, alla ditta di profumi Gi.Vi.Emme.

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Scampato all’attentato di via Rasella a Roma, durante la guerra, ritorna a Milano dove prosegue l’attività di grafico, approda alla Garzanti, con cui collabora fino al 1975, plasmandone l’immagine aziendale. L’incarico alla Gi.Vi.Emme lo porta a Murano, nel 1946, dove ha la possibilità di frequentare la fornace di Paolo Venini – che già in passato aveva collaborato con l’azienda di profumi, e dove può approfondire la sua conoscenza del vetro soffiato. Nel 1948 presenta alla Biennale di Venezia dodici Maschere, una sintesi visiva della commedia dell’arte, create nella fornace Venini. Da allora sviluppa la passione per il design del vetro, che lo rende famoso nel mondo, e contribuisce a costruire l’immagine di Murano come luogo privilegiato per la produzione del vetro artistico. Collabora, in qualità di grafico e designer, con varie aziende, tra cui Fiat, Marzotto, HMW, Pathé, Columbia e Pirelli, e disegna migliaia di copertine di libri, illustrazioni, oggetti in vetro unici. Realizza anche numerosi quadri, che manifestano il desiderio di sperimentare materiali e tecniche differenti: matita, tempera, pittura a olio, xilografia, zinco, acquaforte, inchiostro, carta, legno, pennarelli e fotografie.

Paolo Venini
(Cusano Milanino 1895 - Venezia 1959)

Dopo la laurea in legge e il praticantato in uno studio notarile, partecipa alla Grande guerra come ufficiale di compagnia nella laguna di Venezia. Di ritorno dal conflitto, entra in contatto con l’ambiente del vetro e alla fine del 1921 fonda la VSM Cappellin Venini & C., nominando direttore artistico Vittorio Zecchin. I prodotti della vetreria riscuotono immediato consenso, alla prima Esposizione internazionale di arti decorative di Monza del 1921 e alla Biennale d’arte di Venezia del 1922. Nonostante il successo conseguito anche all’Esposizione di Parigi del 1925, la società VSM viene chiusa.

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Subito dopo, fonda a Murano la vetreria Vetri Soffiati Muranesi Venini & C., di cui è socio di maggioranza con Martinuzzi, Zecchin, Maroni e Francini. In quegli anni diventa una figura cardine del gruppo Il Labirinto, si lega all’ambiente degli architetti milanesi Buzzi, Lancia, Marelli e a Gio Ponti. Messa in liquidazione la VSM Venini & C., nel 1932 fonda, stavolta in autonomia, la Venini s.a. Nello stesso anno si avvia il sodalizio con Carlo Scarpa, che dona alla fornace un’impronta tecnologicamente innovativa e di grande originalità artistica. Da questo momento, appassionandosi al vetro, Venini affianca all’attività di imprenditore quella di designer, intervenendo anche personalmente nella fase progettuale e contribuendo all’ideazione di nuove tipologie di vetri. Chiamato nuovamente alle armi nel 1936, partecipa per un breve periodo alla Campagna d’Africa. L’assidua partecipazione, dal 1932 al 1942, alle biennali veneziane e alle triennali milanesi, fa conoscere il nome Venini nel mondo. Nel 1948 trasforma la Venini in S.p.a. e progetta, in stretta cooperazione con Bianconi, l’oggetto simbolo della sua fornace: il vaso Fazzoletto. Nel 1954 presenta a Venezia e Milano opere realizzate con la tecnica del vetro mosaico e mosaico a tessuto multicolore, a cui lavora personalmente. Negli anni ricopre varie cariche presso prestigiosi istituti statali d’arte italiani, scuole superiori, camere di commercio, associazioni industriali e centri studio.

Fazzoletto tricolore

© Credits: Massimo Listri

Fazzoletto tricolore

© Credits: Massimo Listri