Pietra sonora

Pietra sonora

Pinuccio Sciola

Concessa da: Pinuccio Sciola

Materiale/Tecnica: pietra calcarea

Ubicazione: Sala del Tofanelli

Anno di realizzazione: 1990 c.a

Anno di installazione: 2023

Descrizione dell'opera

La formazione compiuta al di fuori dei confini nazionali ha consentito a Pinuccio Sciola di avvicinarsi ai linguaggi scultorei non figurativi diffusi in Europa nella seconda metà del Novecento. Tuttavia l’artista ha sempre considerato la sua arte un ritorno alle origini e alla Madre terra piuttosto che un’evoluzione della pietra verso nuove forme. Dagli inizi degli anni '90 la sua ricerca artistica apre al mondo dell’arte uno scenario nuovo e inaspettato svelando la magia del suono della pietra. Per Pinuccio Sciola la pietra non è sostanza inerte da modellare, ma entità pulsante di vita propria, con la quale sente l'esigenza di confrontarsi in un dialogo aperto e dinamico. La materia non è più relegata a una sola funzionalità visiva e tattile, ma può essere osservata e fruita attraverso un terzo senso: l’udito. Donata al Presidente Carlo Azeglio Ciampi in occasione della visita alle città di Oristano e Sassari (3-5 febbraio 2004), la Pietra sonora è un’opera in pietra calcarea che, se sollecitata sulla superficie con le mani, è capace di vibrare e di emettere suoni ancestrali, di comunicare allo spettatore il potere della natura, riuscendo così a liberare la memoria dell’acqua, un suono liquido e cristallino, a tratti metallico. È una scultura che racconta il segreto stesso della creazione utilizzando un linguaggio moderno grazie alla peculiarità nella lavorazione: linee che si incrociano simmetricamente, tagli modulari a scacchiera o eleganti segmenti verticali. La ricerca sulle Pietre Sonore negli anni è diventata uno dei cardini lavoro di Pinuccio Sciola, perché ha caratterizzato il suo percorso artistico e perché i suoni prodotti dalle pietre hanno stimolato esiti originali nell'ambito della sperimentazione musicale contemporanea.

L'artista

Pinuccio Sciola
(San Sperate 1942 - Cagliari 2016)

Nel 1959, grazie a una borsa di studio, s’iscrive al liceo artistico di Cagliari. Dopo il diploma, frequenta il Magistero d’arte di Firenze e l’Accademia internazionale di Salisburgo, dove segue i corsi di Minguzzi, Kokoschka, Vedova e Marcuse. Compie diversi viaggi di ricerca e conosce Manzù, Wotruba, Sassu e Moore. Dopo le esperienze all’Università della Moncloa di Madrid e a Parigi durante il Maggio Francese, rientra in Sardegna per avviare la rivoluzione dei ‘muri bianchi’. Sono gli ‘anni della calce’, durante i quali coinvolge la popolazione di San Sperate in una delle prime forme di arte ambientale e pubblica in Italia.

Leggi tutto

Nel 1973, dopo l’invito da parte dell’UNESCO, espone a Città del Messico, dove conosce Siqueiros, per dar vita nel 1975 a un gemellaggio artistico tra San Sperate e il quartiere popolare di Tepito. Da allora, numerosi artisti condividono il progetto di trasformare San Sperate in un paese-museo. Nel 1976 partecipa alla Biennale di Venezia, dove torna nel 2003. Nel 1984 espone alla Rotonda della Besana e l’anno dopo a Piazza Affari a Milano; nel 1986 alla Quadriennale di Roma e, con una mostra itinerante, in diverse città tedesche. Nei primi anni Novanta insegna all’Accademia di Sassari. Parallelamente dà vita alla serie delle Pietre Sonore, sculture capaci di vibrare emettendo suoni. Da allora si susseguono le mostre, tra cui quelle in Belgio nel 1994, al parco di Versailles e nel parco del Kunst Project di Barendorf a Vienna nel 1995, all’Expo internazionale di Hannover nel 2000, all’Avana e a Villa Olmo di Como nel 2001, a Budapest l’antologica del 2002 e al Jardin du Luxembourg la personale del 2004. Nel 2008 espone 150 Semi della Pace ad Assisi: blocchi di basalto, che per l’insita sacralità Gillo Dorfles definisce consone e consanguinee con lo spazio mistico della cattedrale. Molti i riconoscimenti, tra cui la medaglia Beato Angelico e il premio Donna del Marmo; nel 2010 è nominato presidente della Commissione regionale per il paesaggio e la qualità architettonica e nel 2012 Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. Sue opere sono esposte in diverse città del mondo, anche alla Triennale di Milano, al Parco della Musica di Roma e alla Stazione Marittima di Cagliari, oltre che a San Sperate, nel Giardino Sonoro, il suo museo all’aperto. Dal 2016 la Fondazione Pinuccio Sciola prosegue il suo incessante lavoro.

Pietra sonora
Pietra sonora