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Giulio Paolini

Concessa da: Giulio Paolini

Materiale/Tecnica: matita bianca e collage su carta

Ubicazione: Sala del Diluvio

Anno di realizzazione: 2019

Anno di installazione: 2020

Descrizione dell'opera

L’immagine di una testa maschile in gesso dello scultore neoclassico Lorenzo Bartolini è rivolta di lato, seminascosta da un frammento di carta stellare. Nella pupilla destra della figura è incastonato un altro piccolo frammento della stessa carta. L’oggetto dello sguardo, la mappa stellare, viene dunque a coincidere con l’origine dello sguardo, l’occhio della figura maschile, ovvero il ‘punto d’origine’ della visione in una dimensione senza tempo, sospesa tra classicità e cosmologia. (Fondazione Giulio e Anna Paolini)

L'artista

Giulio Paolini
(Genova 1940)

Frequenta l’Istituto di arti grafiche e fotografiche a Torino, dove sviluppa l’interesse per il campo editoriale e per la fotografia. Tiene la prima personale nel 1964 e avvia un’intensa e ininterrotta attività espositiva, partecipando a diverse mostre di Arte povera e a Documenta di Kassel nel 1972, 1977, 1982, 1992. Espone alla Biennale di Venezia nel 1970, 1976, 1978, 1980, 1984, 1986, 1993, 1995, 1997 e 2013.

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Tra le personali, quella allo Stedelijk Museum di Amsterdam nel 1980, alla GNAM di Roma nel 1988, alla GAM di Torino nel 1999, alla Fondazione Prada di Milano nel 2003, al Kunst Museum di Winterthur nel 2005, al MACRO di Roma nel 2013, alla Whitechapel Gallery di Londra nel 2014 e al Castello di Rivoli nel 2020. Dal 1969 si dedica alla scenografia teatrale, soprattutto con Carlo Quartucci e recentemente con Federico Tiezzi. Si dedica anche all’insegnamento: nel 2000 è visiting professor all’Accademia di Salisburgo e nel 2002 allo IUAV di Venezia. Riferisce della propria ricerca artistica nei libri Idem del 1975, Quattro passi. Nel museo senza muse del 2006 e L’autore che credeva di esistere del 2012. Molti i riconoscimenti, tra cui la Telecamera d’oro per la scenografia televisiva nel 1971, la Menzione d’onore alla XII Biennale di San Paolo nel 1973, il premio Lucio Fontana nel 1975, il premio internazionale Koinè alla carriera nel 2000, il premio Biella per l’incisione nel 2002 e il premio internazionale di grafica Do Forni nel 2010. Nel 1995 è nominato presidente della giuria dell’Accademia di Francia e Chevalier des arts et des lettres e nel 1999 Accademico di San Luca. È presente in importanti musei internazionali, tra cui il Centre Pompidou e il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris a Parigi, la Neue Nationalgalerie di Berlino, il Musée d’Art Moderne di Bruxelles, la GAM e il Castello di Rivoli a Torino, l’Israel Museum a Gerusalemme, il Museo del Novecento a Milano, la GNAM e il MAXXI a Roma, lo Stedelijk Museum ad Amsterdam, il Guggenheim di New York, la Tate di Londra e la National Gallery of Art a Washington. Nel 2004 istituisce con la moglie la Fondazione Giulio e Anna Paolini con lo scopo di catalogare, promuovere e diffondere la sua opera.

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© Credits: Massimo Listri